SEI MAI SALITO SU UN TANDEM?

Perché ci chiamiamo Tandem Counselling

Il nome tandem racchiude più definizioni. In particolare il vocabolario ne mette in risalto due, una tecnico-scientifica e una figurata:

  1. Tipo di bicicletta per due persone (disposte una dietro l’altra). Sul telaio sono sistemati due sellini, allineati l’uno in fila con l’altro, due manubri, di cui l’anteriore è di direzione mentre il posteriore è fisso (solo per sostegno del secondo guidatore), e due pedaliere sincronizzate nel movimento, azionanti ognuna una  propria catena di trasmissione. Il vantaggio del tandem è di economizzare l’energia necessaria, rispetto al trasporto di due ciclisti su due biciclette distinte.
  2. Usi figurati come lavorare in tandem. Due persone che collaborano strettamente in un’attività, che procedono di comune accordo dividendosi alla pari il lavoro e le responsabilità.

Etimologicamente, la parola tandem deriva dall’identico avverbio latino che oggi si traduce con finalmente.  Sembra che il termine venisse usato ironicamente per indicare delle carrozze leggere trainate da due cavalli.  Successivamente, fu riutilizzato per riferirsi, nello specifico, alla “bicicletta allungata”.

In ordine di significato, tandem definisce prima di tutto un mezzo di trasporto molto particolare. Sull’intelaiatura sono ancorate le due ruote, come in una comunissima bicicletta, ma la differenza sostanziale è data dalla presenza delle due pedaliere sincronizzate nel movimento, delle due catene di trasmissione, dei due manubri, dei due sellini e dei quattro pedali.

È, dunque, un tipo di bici unico nel suo genere, ideato apposta per due persone. Il passeggero anteriore è il guidatore, in quanto comanda la direzione, gestisce i freni e sceglie il cambio. Nella meccanica del tandem, la trasmissione è diversa da quella delle normali biciclette, dovendo trasmettere il moto non da un solo asse bensì da due. I due movimenti centrali sono collegati mediante catena e corone sul lato sinistro. Il passeggero anteriore ha una pedivella libera sulla destra, mentre quello posteriore ha, solitamente, a destra una moltiplica con due o tre corone.

Certamente, pedalare il tandem implica una giusta sincronizzazione nei movimenti dei due ciclisti e anche un livello simile di allenamento fisico. In questo modo, lo sforzo viene percepito da entrambi in maniera analoga e non vi sono grandi disparità. Le due parti coinvolte sono collegate in modo che i due effetti vadano a sommarsi, adattando reciprocamente la propria velocità e il proprio ritmo. Il conducente e il passeggero hanno due ruoli distinti ma necessari l’uno all’altro.

Il secondo significato del nome tandem è figurato, anche se deriva dal primo. Indica una coppia di persone che svolge un lavoro comune, aiutandosi a vicenda, distribuendosi in modo equilibrato compiti e impegni. In senso lato, dunque, se si lavora in tandem,  si pedala e  si fatica in due, in una collaborazione a stretto contatto. Si deve creare una intima sincronia, in quanto le due parti si muovono insieme verso una direzione condivisa.

ECCO PERCHÉ TANDEM

Il Tandem è un mezzo di trasporto molto particolare. Ha due ruote come una comunissima bicicletta, ma ha due manubri, due sellini e quattro pedali. Porta, pertanto, due persone contemporaneamente che partono insieme in un percorso che si fa a due.

È intuitiva l’analogia che viene in mente tra questa accezione del termine e l’immagine di due individui, il Counsellor e il suo Cliente, che costruiscono la loro relazione. Essi comunicano come avviene tra i passeggeri del tandem. Nel percorso di counselling, il Cliente esprime il suo disagio, che è la salita da affrontare insieme.

A sua volta il Counsellor conduce per primo, ma si lascia anche portare verso le vere questioni che il Cliente vive come difficili e tortuose. Lo aiuta a ridimensionare la parte razionale, a riconoscere le emozioni e i sentimenti e dar loro un nome. Uno ascolta il ritmo dell’altro. Entrambi si sintonizzano sulla base della consapevolezza dei propri limiti e delle proprie risorse,  facendo tesoro dello scambio e dell’interazione. All’occorrenza, si concordano i tempi e le tappe su cui soffermarsi per raggiungere la meta. In sostanza, sul Tandem, ci si accompagna giocoforza, si impara a condividere i significati.  Non ci si sente mai soli e, nel riconoscimento reciproco, si riscoprono la fiducia, l’empatia e la libertà di essere.

Pedalando, le due parti lavorano insieme verso una direzione condivisa. Le due parti sono collegate in modo che i due effetti vadano a sommarsi adattando reciprocamente la propria velocità. Il conducente e il passeggero hanno due ruoli distinti ma necessari l’uno all’altro. Importante è la sincronia nella pedalata, la disponibilità all’ascolto e ai ritmi di entrambi.

Durante il viaggio, non si può immaginare che il conducente sia sempre uno. Counsellor e Cliente  si alternano  ai due manubri, ascoltando il ritmo dell’altro. Si mettono in gioco con i propri limiti e risorse, stabilendo le tappe su cui soffermarsi per raggiungere  l’obiettivo Benessere. Sul Tandem ci si accompagna, non si è mai soli, e si riscoprono fiducia, consapevolezza e libertà di essere.

Nel percorso di Counselling il Cliente esprime il problema, la domanda da affrontare. Il Counsellor conduce ma si lascia anche portare verso le questioni vere che il Cliente vive come difficili da affrontare, aiutandolo ad abbandonare la parte razionale per ascoltare emozioni e sentimenti.

Il Counselling è il mezzo con cui è possibile percorrere insieme al Cliente un tratto della sua vita. Attraverso un atteggiamento rispettoso è possibile mettersi nei suoi panni proponendo punti di vista alternativi al suo e creando così dinamismo nel pensiero ed un approccio evolutivo.

Tramite una serie di colloqui, lavorando sul “qui e ora”, Cliente e Counsellor lavorano insieme verso una direzione condivisa. Insieme al Cliente sarà definito un piano per affrontare concretamente il problema come fosse la meta nel pedalare insieme sul Tandem.

Cosa aspetti? Sali sul TANDEM!